Le onde sono uno degli elementi forse più conosciuti e rappresentativi della cultura artistica giapponese. La loro importanza è così radicata che esiste persino una raccolta di stili di onde: si chiama Hamonshū (in giapponese: 波紋集, ovvero “raccolta di figure di onde”) e risale al 1903.
Lo Hamonshū è diviso in tre volumi, e si presenta come un prontuario con tutti i disegni a onde o con tratti ondulatori. Per ogni pagina sono rappresentati da un minimo di uno a un massimo di quattro stili, senza alcuna descrizione o annotazione. Si ipotizza che l’opera, il cui autore è Yūzan Mori, dovesse fungere da guida ad uso locale per tutti gli artigiani giapponesi che avessero voluto includere un motivo ad onde nei loro manufatti.
Le onde erano, infatti, un disegno molto diffuso: non solo sulle tele o sulle xilografie (come la famosa La grande onda di Kanagawa ad opera di Hokusai). Le troviamo anche sulle lame e impugnature delle armi, così come sui foderi e le stoffe per i kimono. Nella raccolta, si possono incontrare tutti i tipi di onde: placide e oleose, tipiche di un mare calmo e benevolo; alte e spumose, che ricordano la forza della natura. Ci sono anche alcuni disegni di forma circolare con dei motivi ondulatori che, a priva vista, sembrerebbero avere poco o nulla a che fare con le onde.
Hamonshū: Il continuo movimento delle onde
Il continuo movimento delle onde, che vengono create sempre nuove dal mare in cui alla fine ritornano, implica un simbolo di dinamismo e di trasformazione perpetua. Lo stile ondulato, quindi, dovrebbe indicare la potenza della natura, il fluire del tempo e la continuità della vita. Questo è in linea con la filosofia giapponese. Da sempre attenta osservatrice del mare che circonda l’arcipelago giapponese. Alcuni stili di onde, come ad esempio quello concentrico, vengono spesso inclusi nei vasi o nei tessuti dei kimono poiché si dice siano portatori di buona fortuna. La creazione dell’Hamonshū, quindi, dimostra quanto il disegno delle onde fosse percepito come fondamentale sia nell’arte, sia nella vita di tutti i giorni. E lo troviamo già alla fine dell’800 e l’inizio del ‘900.
La raccolta, pubblicata nel 1903, è giunta fino ai nostri giorni è perfettamente intatta. Attualmente consultabile online sul sito della libreria dello Smithsonian, dove è presente divisa in volume 1, volume 2 e volume 3. Lo Hamonshū è infatti stato digitalizzato nel 2018 proprio dallo Smithsonian ed è possibile anche fare il download gratuito dell’intera opera – che non è coperta da copyright.
Purtroppo, a differenza della sua raccolta, non ci sono arrivate molte notizie relative all’autore, Yūzan Mori. Nato a Kyoto e vissuto durante l’epoca Meiji. Ha lavorato sicuramente come artista utilizzando lo stile Nihonga (in giapponese: 日本画, ovvero “pittura giapponese”) ed è morto nel 1917. Lo Hamonshū è indubbiamente il suo prodotto più famoso, conosciuto oggi in tutto il mondo, e racchiude quasi 2000 anni di stili artistici e geometrici legati alle onde e al mare.
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