L’ isola di Kronsdat

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Sapete che vicino a San Pietroburgo c’ è un monumento in lingua giapponese?
Ebbene sì, è un monumento con iscrizioni in giapponese e in russo e si trova nell’isola di Kronsdat

L’ isola di Kronsdat

Vediamo insieme di cosa si tratta. Nel golfo della Finlandia c’è l’ isola di Kronsdat, isola fortificata voluta da Pietro il Grande dopo averla strappata agli svedesi. Fu progettata da Domenico Trezzini. Ospita inoltre la cattedrale di San Nicola protettore della marina. Attualmente è sia un porto militare per la flotta del Baltico e meta turistica. Vicino al porto militare c’ è un monumento con un’ iscrizione sia in giapponese.In russo, racconta la storia dell’ equipaggio della nave russa Diana in visita al Giappone. L’ ammiraglio russo Yevfimiy Putyatin dopo un missione diplomatica in Persia venne mandato per un’ analoga missione in Cina e Giappone.

La missione

La missione nel sol levante mirava ad avere delle carte dettagliate delle coste e l’ apertura di rapporti commerciali. Partì dal porto di Kronsdat con la nave Diana ed arrivò a Nagasaki il 9 agosto 1953. Ma ebbe solo quasi dopo un mese il permesso di attraccare. Nella visita l’ ingegnere russo Alexander Mozhaysky mostrò ai giapponesi i motori a vapore da cui l’ ingegnere Tanaka Hisashige con un lavoro di ingegneria inversa. Prese spunto per creare la prima locomotiva a vapore giapponese. Dato che durante la sua visita scoppiò la guerra di Crimea la sua nave era ricercata dalla Royal navy per essere distrutta così anziché andare verso Cina e Corea partì per la volta di Edo attraccando al porto di Shimoda nel novembre 1954.

L’inizio dei trattati

Il 22 dicembre iniziarono i trattati, ma il giorno successivo vi fu il terribile terremoto di Ansei Tokai e uno tsunami di 7 metri distrusse parte di Shimoda e danneggiò irrimediabilmente la nave di Putyatin. L’equipaggio venne tratto in salvo dagli abitanti del posto e la nave affondò del tutto pochi giorni dopo. Dato che erano bloccati in Giappone i russi approfittarono per continuare e approfondire i negoziati, definendo così il Trattato di Shimoda del 7 febbraio 1855. Il quale he aprì i porti di Hakodate, Nagasaki e Shimoda alle navi russe,. Consentì scambi commerciali limitati e la residenza di un console russo inoltre venne stabilito il confine tra Giappone e Russia nelle Isole Curili.

Nel cantiere navale di Heda intanto ingegneri e marinai russi con il supporto dei giapponesi costruirono una nuova nave per tornare a casa. Finalmente il 14 aprile salpò la nave Heda dal nome del cantiere e al suo arrivo a San Pietroburgo l’ ammiraglio fu accolto come un eroe ricevendo la carica di governatore militare di Kronsdat e il titolo di Conte. Il monumento a Kronsdat simboleggia il salvataggio dell’equipaggio e l’amicizia tra i marinai dei due popoli, fu regalato dal governo giapponese nel 2005.

 

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