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Le fiabe coreane

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fiabe coreane

Le fiabe coreane, le favole e il folklore rappresentano la parte più interessante e più particolare di una cultura e sono importanti per comprendere appieno una società. Per quanto riguarda la Corea del Sud, la mitologia è stata raccolta a più riprese da autori diversi. Finalmente, quest’anno esce in pubblicazione un libro che raccoglie le più importanti fiabe coreane. 

La mitologia coreana prende il nome di hanguk sinhwa (in coreano: 한국 신화) e si può dividere in due parti. Una parte è legata ai re fondatori della Corea ed è per lo più scritta; l’altra, invece, è tramandata oralmente ed è più ampia. Comprende fate, spiriti, fantasmi e altri esseri sovrannaturali ed è ancora oggi usata anche dalle sacerdotesse e dagli sciamani.

Lo sciamanesimo è, di fatto, la religione indigena coreana, ed è divisibile in cinque zone diverse della penisola che presentano tratti di similitudine e differenza. Anche se in diminuzione, esso è ancora praticato in diverse zone della Corea. A questa religione, si è sovrapposta quella di origine cinese e infine quella cristiana, con l’introduzione da parte dei missionari nel XVII secolo. 

Tra i missionari che, a fasi alterne, si sono recati in Corea del Sud, la figura più interessante è quella di James S. Gale. Nato in Canada, nel 1888 fu spedito in Corea per una missione. Lì, aveva il ruolo non solo di educatore, ma anche di traduttore della Bibbia in coreano. Nei suoi anni di permanenza, ebbe modo di girare la penisola e di incontrare diverse credenze e favole. Essendo appassionato di sovrannaturale, decise poi di raccogliere tutti questi racconti in un solo libro. L’opera che uscì da queste sue ricerche fu Korean folk tales: imps, ghosts and fairies (in italiano: Racconti tradizionali coreani: folletti, fantasmi e fate). 

Il libro raccoglieva ben 53 fiabe tradizionali coreane, di carattere e tipologia differenti. I protagonisti di queste storie sono case infestate, preti e sacerdoti, volpi e altri animali dai significati onirici, diavoli, streghe e maghi. Pubblicato nel 1913, è ora disponibile per la lettura online nella sua versione originale digitalizzata. Queste storie raccontano che anche esseri normalmente considerati malvagi, come le streghe, possono avere aspetti negativi. Allo stesso tempo, non tutto ciò che è avvenente è per forza positivo: ecco allora che belle fanciulle diventano volpi cattive o altri esseri pronti a fare del male agli ignari viandanti. Ogni storia ha il suo finale più o meno moralistico, che spiega quali creature sono da temere e quali, invece, sono da considerarsi amiche dell’uomo. 

Poco più di secolo dopo, nel 2024, arriva in Italia la traduzione di questa opera, edita da Il Saggiatore con traduzione di Rebecca Pignatello. Il titolo del volume italiano è Fiabe Coreane, ed è già disponibile per l’acquisto. Il libro, fedele all’originale, riporta le 53 fiabe raccolte da James S. Gale, ancora oggi assolutamente attuali e che aiutano il lettore a entrare pienamente nella cultura coreana. Così come l’originale, in questa traduzione si avvicendano storie di uomini ed esseri sovrannaturali che vivono nel mondo di tutti i giorni a cavallo tra realtà e fantasia. 

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