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Cioccolato in Giappone, barentain dee la festa di San Valentino

Indice articolo

Avete regalato del cioccolato in Giappone a San Valentino? No?! In Giappone è la regola!

In molti luoghi nel mondo che celebrano San Valentino, le donne sono solitamente quelle che si aspettano cioccolatini, fiori o grandi gesti romantici. La festa del cioccolato in Giappone è l’opposto: le donne regalano cioccolatini agli uomini della loro vita: non solo fidanzati, ma anche colleghi, insegnanti, amici… ma attenzione, non tutti i cioccolatini sono uguali.

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Quanti tipi di cioccolatini regalare per la festa del cioccolato in Giappone?

 

Come dicevamo prima, non tutti i cioccolatini a San Valentino sono uguali, e il tipo di regalo dipenderà dalla relazione tra la donna e il fortunato destinatario. 

ï 本命チョコHonmei-choco – I cioccolatini regalati alla propria persona speciale: come un fidanzato, un marito, ecc. Dei cioccolatini fatti in casa esprimeranno ancora meglio il proprio sentimento: d’altronde, è nella natura giapponese dare valore all’impegno.
ï 義理チョコGiri-choco – Traducibile con “cioccolatini obbligatori”, si tratta di cioccolatini intesi come segno di gratitudine verso un collega, un capo, o anche un insegnante.
ï ともチョコTomo-choco – Ecco i cioccolatini regalati alle amiche: “tomo” viene dalla parola “tomodachi”, che significa proprio “amico”.
ï ファミチョコ Fami-choco – L’abbreviazione qui, invece, è della parola “famirii”, famiglia. Si tratta, appunto, di un dono per i propri parenti.
ï じぶんチョコJibun-choco – Perché non regalarsi qualcosa ogni tanto? Ecco i cioccolatini da regalare a sé stessi e godersi in beata solitudine.
ï 逆チョコGyaku-choco – I cioccolatini che sfidano le convenzioni e stupiscono: si tratta di cioccolatini regalati dagli uomini alle donne. “Gyaku” significa appunto “opposto”. Per tradizione gli uomini dovrebbero contraccambiare il dono il 14 di Marzo, ma negli ultimi anni, per i più anticonvenzionali l’idea dei “gyaku choco” ha preso piede.

Perché sono le donne a regalare? 

 

Come molte feste importate dall’Occidente, San Valentino o la festa del cioccolato in Giappone  nasce come strategia economica per incoraggiare gli acquisti.
A proporre l’idea per la prima volta fu l’azienda dolciaria di Kobe Morozoff Ltd. nel 1936. Tuttavia,  non fu prima degli anni ‘50 che anche altre aziende dolciarie iniziarono a proporre cioccolatini a forma di cuore. Successivamente, le fiere dei centri commerciali consacrarono l’evento come una nuova tradizione in Giappone.
Ma se l’idea è stata importata dall’Occidente, come mai in Giappone divennero le donne le protagoniste di acquisti e confessioni d’amore?
Ci sono varie teorie in merito: alcune considerano l’avvenimento come un semplice errore di traduzione, altre prendono in considerazione l’influenza del movimento femminista di quegli anni, altre ancora ricordano semplicemente la vicinanza del periodo con quello natalizio, che in Giappone è vissuta come la vera festa per le coppie.
In ogni caso, grazie alla festa di San Valentino, le aziende dolciarie giapponesi fatturano circa metà dei loro profitti annuali in questo periodo dell’anno.  

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