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Il gayageum: l’antica cetra coreana

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cetra coreana

La musica è certamente un elemento che unisce tutto il mondo e la Corea, con il K-pop, ne ha fatto il suo punto di forza. Eppure, la musica coreana non è solo quella pop. Esiste uno strumento, il gayageum: l’antica cetra coreana (in coreano: 가야금), che da secoli accompagna i canti tradizionali e non solo.

Il gayageum prende il suo nome dal regno di Gaya, un’antica confederazione nel sud della penisola coreana esistita tra il 42 e il 532 d.C, e da geum, che vuol dire “cetra”. A volte chiamato anche gayago (in coreano: 가얏고), è uno strumento a corde che ricorda le antiche cetre e dal suono armonioso e limpido.

Anche se non ci sono fonti certe sulla sua nascita, la storia narra che fu il re Gasil che ideò questo strumento più di 1500 anni fa. La confederazione di Gaya era formata da 12 tribù che, per quanto simili, parlavano lingue diverse tra loro e la comunicazione era a volte difficile. Il regno era instabile, ma il Re pensava che la musica avrebbe potuto unire e annullare le diversità, rendendo il suo regno compatto. Venuto a conoscenza dello strumento cinese guzheng, decise di creare qualcosa di simile. Diede al nuovo strumento 12 corde, una per ogni tribù sotto il suo comando, e ordinò al suo musichiere, Ureuk, di scrivere 12 componimenti musicali. Ogni canzone doveva rappresentare una sola tribù. Con l’espansione del regno vicino di Silla, Ureuk scappò da Gaya e portò lo strumento con sé per salvarlo dalla distruzione. Nel regno di Silla, gli iniziali componimenti furono ridotti a cinque e trasformati in melodie. Il suono prodotto dallo strumento rimase però limpido e vivace, così come pensato originariamente dal re.

Cetra coreana reperti e storia

Non ci sono reperti del primo gayageum creato dal re Gasil, ma era sicuramente in parte diverso dallo strumento che viene usato ancora oggi. Il più antico gayageum rinvenuto risale al IX secolo d.C. ed è conservato in ottimo stato assieme ad altri due esemplari dello stesso periodo. Nonostante la loro produzione sia avvenuta 300 anni dopo la caduta di Gaya, testimoniano il loro legame con l’antico regno.

Lo strumento odierno presenta tre diverse versioni: pungryu gayageum, sanjo gayageum e il gayageum moderno. Il pungryu gayageum è il diretto discendente dell’originale creato dal re Gasil, e si usa principalmente per suonare le antiche musiche di corte. Il sanjo gayageum, invece, si dice sia stato sviluppato nel XIX secolo d.C. e presenta una spaziatura minore tra le 12 corde, che permettono suoni più rapidi. Viene usato principalmente per suonare le musiche sanjo, ovvero musiche popolari e folkloristiche dal ritmo veloce e frammentato. Infine, il gayageum moderno rispetto a quello originale presenta molte più corde (da 15 a 25), che non sono di seta, ma di metallo ricoperte da nylon. L’aumento delle corde permette a questa cetra di coprire molte più note, adattandosi agli stili musicali moderni. Nel 1960 il gayageum subì una brusca interruzione, dovuta all’arrivo di nuovi generi anche dall’estero.

Come si suona la cetra coreana

Il gayageum si suona solitamente da seduti, con le gambe incrociate e lo strumento appoggiato sulle gambe. Può anche essere suonato seduti su una sedia o uno sgabello. In tal caso, la coda dello strumento è appoggiata su un supporto apposito. Le corde sono pizzicate e premute dal musicista, che segue le proprie emozioni e sensibilità. 

Grazie alla sua ritrovata versatilità, oggi il gayageum è usato sia per riprodurre suoni e canti antichi e folkloristici, come in questo video, sia canzoni moderne K-pop o internazionali, come in questo video preso da un canale TikTok dedicato a questo strumento. 

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